Il Cane Ringhia Giocando: è Normale?

Chiunque viva con un cane lo sa: durante il gioco possono capitare momenti un po’… rumorosi. Un ringhio improvviso, magari mentre tira la corda o rincorre la palla, e subito ci chiediamo: “Ma sta scherzando o si sta arrabbiando davvero?”. È una domanda più che legittima, perché il ringhio è spesso associato all’aggressività. Eppure non sempre è così. In realtà, in molti casi il cane sta semplicemente comunicando entusiasmo e divertimento. In questo articolo vedremo come distinguere il ringhio giocoso da quello preoccupante, imparando a leggere segnali e linguaggio del corpo.

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Il ringhio come linguaggio: quando è davvero un gioco

Immagina il tuo cane che afferra la corda con tutta la forza delle mascelle, scuote la testa e intanto emette un ringhio profondo. A prima vista potrebbe sembrare arrabbiato, ma in realtà, spesso, sta solo dicendo: “Che divertimento, continua a giocare con me!”. I cani, infatti, non hanno parole per esprimersi come noi, quindi usano la voce, il corpo e persino il ringhio per comunicare emozioni. Non tutto ciò che suona “minaccioso” è davvero un segnale di pericolo.

Il ringhio giocoso è un modo che il cane utilizza per sottolineare l’intensità del momento. È un po’ come quando i bambini urlano durante una gara a chi corre più veloce: non sono arrabbiati, ma vogliono rendere l’esperienza più coinvolgente. Così il cane, quando tira con entusiasmo, rincorre un gioco o si lancia in una lotta amichevole, può accompagnare l’azione con suoni che a noi sembrano aggressivi, ma che per lui significano pura eccitazione.

Naturalmente, ogni cane ha il suo stile di gioco. Alcuni sono più silenziosi, altri invece più “vocali”. Ci sono cani che abbaiano senza sosta mentre rincorrono una pallina e altri che preferiscono ringhiare durante il tira e molla. Questo non li rende più o meno aggressivi, semplicemente ognuno ha la propria personalità e il proprio modo di vivere il divertimento.

Un altro aspetto da considerare è il contesto. Se il ringhio compare mentre il cane è sciolto, rilassato e sta giocando con te o con un altro animale, con corpo morbido e movimenti elastici, allora non c’è motivo di preoccuparsi. È come se stesse dicendo: “Sto vincendo! Guarda come me la godo!”. In questi casi, il ringhio non è altro che un pezzo del suo repertorio comunicativo.

Capire questo è fondamentale per evitare fraintendimenti. Troppo spesso i proprietari, spaventati, interrompono bruscamente il gioco o sgridano il cane, rischiando di confonderlo. Invece, riconoscere che il ringhio può essere parte di un comportamento ludico aiuta a vivere meglio il rapporto con il proprio amico a quattro zampe. Anzi, accettarlo significa entrare un po’ di più nel suo mondo: un mondo fatto di corse, scatti, salti… e, sì, anche di ringhi che non hanno nulla di minaccioso.

Segnali del corpo da osservare: coda, orecchie e sguardo

Se il ringhio da solo non basta a dirci se il cane sta giocando o meno, è il corpo a raccontare la verità. I cani comunicano tantissimo attraverso posture e movimenti, e imparare a leggerli è il modo migliore per non sbagliarsi. Basta osservare con attenzione alcuni dettagli: coda, orecchie e sguardo.

Partiamo dalla coda. Quando il cane è rilassato e felice, la coda si muove in modo sciolto, spesso con un ritmo ampio e regolare. Nei momenti di gioco, lo scodinzolio è quasi sempre presente, anche se può diventare veloce e frenetico. Al contrario, una coda rigida, tenuta dritta o bloccata, indica tensione. È come se il cane dicesse: “Adesso non sto più scherzando, prendi sul serio quello che succede”.

Le orecchie sono un altro indicatore prezioso. Se sono morbide, rivolte in avanti o lateralmente, mostrano curiosità e serenità. In un contesto di gioco, le vedrai muoversi spesso, seguendo il ritmo dell’azione. Ma se le orecchie si appiattiscono all’indietro, aderendo alla testa, significa che il cane è teso o infastidito. In quel caso, il ringhio non è più solo un suono ludico, ma un campanello d’allarme.

E poi c’è lo sguardo, forse il segnale più diretto. Un cane che ringhia giocando avrà occhi vivaci, brillanti, che si muovono rapidi seguendo il movimento del gioco o del compagno di divertimento. Spesso c’è addirittura un’aria complice, come a dire: “Dai, continua, mi piace questa sfida!”. Diverso è lo sguardo fisso, duro, accompagnato da pupille dilatate: lì non si tratta più di gioco, ma di un avvertimento.

A volte i cani combinano questi segnali tra loro. Ad esempio, un ringhio con coda scodinzolante e corpo rilassato è quasi sempre gioco. Un ringhio con corpo rigido, pelo sollevato e orecchie indietro, invece, racconta tutt’altra storia. Ecco perché il contesto è fondamentale: il ringhio non va mai interpretato isolatamente, ma come parte di un insieme.

Imparare a riconoscere questi dettagli è utile non solo per evitare fraintendimenti, ma anche per rafforzare il legame con il cane. Osservandolo e interpretando il suo linguaggio, diventi un partner di gioco più attento, capace di rispettare i suoi limiti e capire i suoi entusiasmi. È un po’ come imparare una lingua straniera: all’inizio sembra complicato, poi diventa naturale, e la comunicazione diventa molto più ricca.

Cosa fare se il ringhio diventa troppo serio

Giocare con il proprio cane è un’esperienza bellissima, ma bisogna anche saper riconoscere quando è il momento di fare una pausa. Non tutti i ringhi, infatti, sono innocui: a volte possono trasformarsi in segnali di stress o fastidio. Sapere come reagire in quei momenti fa davvero la differenza, sia per la sicurezza di chi gioca sia per il benessere del cane.

La prima regola è non spaventarsi e non reagire in modo brusco. Se il cane passa da un ringhio giocoso a uno più profondo e minaccioso, la cosa peggiore che possiamo fare è urlargli contro o strattonarlo. Questo non farà altro che aumentare la tensione. Molto meglio interrompere con calma l’attività, allontanare il gioco e lasciare che il cane ritrovi la sua tranquillità. Spesso bastano pochi minuti di pausa perché tutto torni alla normalità.

Un altro punto importante è rispettare i limiti del cane. Alcuni animali tollerano giochi più fisici, come il tira e molla, mentre altri preferiscono attività più leggere. Se il cane ringhia in modo nervoso, forse il gioco scelto non è quello adatto a lui. In questi casi conviene provare alternative: giochi di ricerca olfattiva, lancio della pallina o semplici passeggiate possono scaricare l’energia senza creare tensioni.

Osservare i momenti in cui il cane ringhia in modo “serio” è anche un’occasione per conoscerlo meglio. Magari si innervosisce quando è stanco, o quando qualcuno cerca di togliergli un oggetto a cui tiene molto. Identificare questi contesti ti aiuta a prevenire il problema. Per esempio, se sai che non ama essere disturbato mentre mastica un osso, eviti di avvicinarti in quel momento e rispetti i suoi spazi.

Infine, se i ringhi diventano frequenti e difficili da gestire, è sempre bene chiedere consiglio a un educatore cinofilo o a un veterinario comportamentalista. Non bisogna viverlo come un fallimento, ma come un passo di cura verso il proprio compagno a quattro zampe. A volte basta una piccola correzione nelle abitudini quotidiane per riportare serenità nei momenti di gioco.

Ricorda: il ringhio è una forma di comunicazione, non un “capriccio”. Imparare a leggerlo e a reagire nel modo giusto significa costruire un rapporto più equilibrato, basato sulla fiducia e sul rispetto reciproco. Perché in fondo, il gioco deve essere sempre un’occasione di gioia, non di tensione.

In definitiva, il ringhio del cane non è sempre sinonimo di aggressività: spesso è solo un modo per rendere il gioco più intenso e coinvolgente. La chiave sta nell’osservare il contesto e leggere i segnali del corpo, dalla coda alle orecchie fino allo sguardo. Così possiamo distinguere il ringhio “felice” da quello che invece nasconde nervosismo o disagio. Quando impariamo a capire questa differenza, il rapporto con il nostro amico a quattro zampe diventa più sereno, basato su fiducia e rispetto. Perché un buon gioco deve far sorridere entrambi, non creare timori.

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